La prima cosa che chiediamo a un cliente quando analizziamo la comunicazione social è quale obbiettivo vi siete posti? La risposta, facilmente intuibile, è scontata: tantissimi follower.
E qui inizia la scalata. Non ai follower, ma a cercare di far capire al cliente che non è il numero di like che conta, ma la qualità e il numero delle interazioni che si possono creare.
Se ho un bar sulla splendida spiaggia di Fetovaia all’Isola d’Elba, e faccio un evento domani sera, l’obbiettivo della mia comunicazione è farlo sapere a chi è in zona per invitarlo. Inutile quindi pubblicizzarlo world wide, perché i 20/50/500/1000 like non si materializzeranno mai in persone sedute al tavolino.
Ma se il target è focale, il messaggio è fondamentale!
Content is king, ripetono come un mantra i social manager (ogni volta ringraziando Bill Gates). E non è un caso.
Il contenuto è importante. Immagini, infografiche e testi rendono intriganti, piacevoli, curiosi e quindi coinvolgenti i post.
Creare viralità deve essere per tutti l’obiettivo primario. Una condivisione o un commento sono sicuramente azioni con un valore maggiore rispetto a un like. Una condivisone o un commento nascono dall’attenzione che il follower ha dedicato al post: ho guardato la foto, ho letto il testo, dico la mia, lo faccio leggere agli amici.