Innovation, as usual

Come di consueto in fiera si parla di innovazione.
L’ultima ricerca in questo campo è stata presentata da XTC Innovation, che ha individuato per l’edizione 2014 del Sial di Parigi 12 tendenze alimentari, per la gioia delle divisioni di ricerca e sviluppo e marketing del settore food&beverage.

Interessante, anche se come sempre niente di nuovo sotto il sole.

Si parte dal cuore del problema, quindi con l’individuare il nostro interlocutore che è:

  • un consumatore arbitro e più scaltro
  • che vive in una società d’ibridazione
  • che sente la necessità di condividere
  • che ricerca il senso delle cose
  • che soffre di tensioni e ricerca la felicità
  • attraverso l’edonismo quotidiano
XTC Innovation - Sial, Parigi 2014
XTC Innovation – Sial, Parigi 2014

 

Cosa vuole il consumatore? Questi i 12 cluster individuati su cui lavorare…

  1. Frugalité & controle. Niente sprechi: una necessità economica, ma anche sostenibile.
  2. Le petit plaisir quotidien. Piccoli piaceri quotidiani: poco, buono e consolativo. In tempo di crisi, almeno una volta al giorno concediamoci qualcosa che ci renda felici!
  3. Alimentation protectrice. Deve fare bene! Non è una novità. sono ormai anni che le aziende alimentari puntano sull’alimentazione protettiva. Cibi buoni, che fanno bene e aiutano a vivere più a lungo.
  4. Le lâcher prise. Non solo calorie! Abbinamenti nuovi, a volte estremi (Bottura docet con la sbrisolona al cotechino!) per trasformare il consumatore in gourmet, guidandolo nel mondo del piacere sensoriale.
  5. La vivant suvage. Prodotti freschi: pesce appena pescato, verdure raccolte in giornata. Un altro aspetto che potrebbe essere visto come un capriccio, ma che invece affonda le sue radici nell’alimentazione sostenibile: alimenti del luogo e di stagione.
  6. Indispensable & Industriel. L’industria alimentare deve essere in grado di offrire prodotti  adatti agli stili di vita e al consumo veloce. Pratico, porzionato, veloce.
  7. Consommateur aidée. Nuove etichette “parlanti” per condividere più inofrmazioni possibile con consumatori più attenti e informati.
  8. Consommateur surdoué. Consumat(t)ori, sperimentatori ed esperti. Per loro l’industria deve proporre alimenti in grado di dare il piacere del savoir faire.
  9. Local y citoyen. Prodotti locali per una scelta ecologica e un recupero della tradizione culinaria.
  10. Exotisme mondial. In contrapposizione al local food, troviamo la gastronomia esterofila: tutto è buono purché venga da lontano. Ecologicamente poco sostenibile, ma socialmente è modo per conoscere e integrarsi con le culture altre.
  11. Contrôler le temp. Il tempo è tiranno! L’industria alimentare deve sdoppiarsi per offrire ai consumatori prodotti per chi ha poco tempo, ma anche per chi ha tempo da dedicare ai piaceri del cucinare e del gustare.
  12. Food 2.0. Il digitale è ovunque e il mercato corre online.

Dodici tendenze che “fioriscono” sull’albero delle aspettative dei consumatori disegnato da  XTC Innovation: un cruscotto che guida i produttori di tutto il mondo nel difficile percorso della soddisfazione dei propri clienti.

XTC_Tree copia